Le donne senza impiego retribuito da 6 mesi, in aree geografiche in cui la differenza di “genere” è molto accentuata nel tasso di disoccupazione o di occupazione, potranno usufruire di un contratto di inserimento, come indicato nella Legge di stabilità 2012 approvata in via definitiva dal Parlamento sabato scorso. Le aree in questione saranno individuate con un decreto del Ministero del Lavoro di concerto con il Ministero dell’Economia e Finanze entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge.
La Legge di stabilità 2012, modificando l’articolo 54 del D. Lgs. 13 settembre 2003, n. 276, prevede la possibilità di instaurare il contratto di inserimento per le donne che, disoccupate da più di sei mesi, risiedono in aree geografiche ove il tasso di occupazione femminile sia inferiore di almeno 20 punti percentuali a quello maschile o il tasso di disoccupazione femminile superi di 10 punti percentuali quello maschile.
Nella stessa Legge sono state introdotte alcune misure di incentivazione del telelavoro, dedicate a donne, disabili e lavoratori in mobilità. In particolare, al fine di facilitare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro attraverso questo strumento, anche in caso di telelavoro nella forma di contratto a termine o reversibile possono essere riconosciuti i benefici per i datori di lavoro privati che attuano misure in questo senso (indicate all’art. 9, c. 1, lett. a, della Legge 8 marzo 2000, n. 53)
[Fonte: Cliclavoro]