Forum cultura d'impresa sulla leadership femminile.

Pari opportunità nei posti di comando farebbero crescere il Pil del 13%.

Crescita della produttività nelle imprese, sviluppo dell'economica del Paese, migliori condizioni di lavoro, più opportunità di crescita professionale per i giovani: sono questi i tempi centrali affrontati oggi nella quinta edizione del Forum cultura d'impresa sulla leadership femminile del Sole 24 Ore. Un convegno di una giornata intera a Milano, ma anche un momento di riflessione per migliaia di navigatori collegati in diretta online per seguire i lavori dal computer, con una forte componente interattiva esplicitata anche dai tantissimi tweet su Twitter con l'hashtag #spazioalledonne.

"Basta parlare di pari opportunità, da parte delle donne che lavorano: con le gentili concessioni maschili non si va da nessuna parte. Bisogna dimostrare che alle imprese e alla società conviene valorizzare le donne, sotto il profilo economico, innanzitutto. Questo perché rappresentano i migliori talenti della società nonché la più ampia platea di acquirenti di beni". Così ha esordito Stefano Zamagni, docente di Economia politica all'Università di Bologna, nel corso del convegno. "Tutta la letteratura scientifica è concorde nel sostenere questo – ha detto -. Invito a leggere l'ultimo saggio di Avivah Wittenberg-Cox intitolato "Womenomics in azienda" (Gruppo 24Ore editore, ndr), di cui ho curato volentieri la prefazione: un'analisi intrigante di un fenomeno di portata epocale come è la questione di genere nell'economia, la womenomics, appunto".
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"Noi donne leader abbiamo l'obbligo morale di sostenere le giovani nella loro ascesa verso posizioni apicali meritate per il loro talento – ha detto l'avvocato Rossello al convegno -. Progetto Donne e Futuro è un'organizzazione non-profit che promuove percorsi di mentoring e tutoring destinati a giovani studentesse selezionate in base al merito: la cultura della leadership va coltivata fin dall'ingresso nel mondo del lavoro".

Sulle stessa lunghezza d'onda Alessandra Perrazzelli, Ceo di Intesa Sanpaolo Eurodesk e presidente dell'organizzazione ValoreD che diffonde il valore della leadership femminile all'interno di 58 aziende pioniere associate. "Una volta arrivate in vetta, è importante aiutare i giovani meritevoli a trovare un lavoro valido e ad affermarsi, con una corsia preferenziale per le donne, che in questa fase storica dell'Italia, di crisi economica e dei valori, devono essere al centro dell'agenda economica delle imprese e del paese".

"I team misti uomini-donne, in politica come in azienda, funzionano meglio – ha detto al convegno Barbara Dalibard, executive manager Sncf Voyages (la società delle ferrovie francesi che gestisce i treni ad alta velocità Tgv, appena sbarcata nel mercato italiano) –. Nel nostro gruppo la diversity del team è una priorità aziendale, perché la quota di donne al lavoro e ai vertici deve essere almeno pari a quella delle nostre clienti. E i risultati si vedono anche a livello di performance aziendali".

"Una recente ricerca di Goldman Sachs ha dimostrato che il prodotto interno lordo mondiale sarebbe del 13% più elevato se le donne fossero posizionate esattamente come gli uomini nel mondo del lavoro. Non solo ci sarebbe più reddito disponibile e capacità di spesa nelle famiglie, ma si attiverebbe un moltiplicatore di benessere impareggiabile, anche nella vecchia Europa". Così ha esordito al convegno Eleanor Tabi Haller-Jorden, general manager Europa della società leader per la consulenza mondiale su questioni di genere, Catalyst. "La crisi ha reso più urgente la sfida di valorizzare i talenti: la "tempesta perfetta" in atto sui mercati finanziari internazionali ed europei in particolare è il momento ideale per l'avanzata femminile ai vertici della politica e dell'economia".

"I nostri fari sono le Ceo di PepsiCo , Indra Nooyi, la numero uno di Xerox, Ursula Burns, e la designata capo mondiale di Ibm, Virginia Rometty: tre esempi di leader chiamate a una sfida epocale di rivedere il modello di business delle loro società, in un momento di grande turbolenza – ha spiegato Patt Milligan, senior partner & president del gruppo Rewards & Communication di Mercer, leader della consulenza sulla gestione delle risorse umane -. Al momento i lavoratori sono apatici e poco partecipi delle scelte strategiche delle loro aziende: la parola chiave è empowerment, che significa dare potere alle persone valide credendo in loro".

[Fonte: IlSole24Ore]