Il volume affronta un problema fondamentale delle società moderne: quello della formazione, distribuzione e redistribuzione delle risorse pubbliche, attraverso le scelte di politica economica, selezionando un angolo di visuale specifico – quello dell’equità fra uomini e donne – e uno strumento molto crudo, ma altrettanto veritiero, di lettura di tali scelte: quello dei bilanci pubblici, quello cioè in cui spinte ideali, dichiarazioni politiche e vincoli economici sono forzati a tradursi in pratica contabile, in entrate da determinate fonti e in uscite per determinate destinazioni.
In una tale lettura, si chiede al bilancio pubblico di “rendere conto” di quanto previsto e/o fatto aldilà del pareggio economico-finanziario e della considerazione delle classiche variabili macroeconomiche, ponendo al centro dell’analisi l’effetto delle politiche di bilancio sulle persone, ed in particolare sulle donne e sugli uomini.
Nella prima parte si richiama il recepimento del concetto di equità di genere e si inquadra il tema del gender budgeting.
La seconda parte presenta un’ampia ed aggiornata rassegna delle teorizzazioni e del dibattito internazionale sul tema del gender budgeting, nonché delle esperienze realizzate in vari Paesi.
La terza parte del lavoro, infine, presenta le principali esperienze realizzate in Italia e le linee di ricerca attualmente perseguite.
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